Come funziona un motore turbodiesel

Il motore turbodiesel è una delle innovazioni più significative nell’ingegneria automobilistica moderna.

Prima di tutto ringraziamo Rudolf Christian Karl Diesel (Parigi, 18 marzo 1858 – Canale della Manica, 30 settembre 1913) per questa invenzione. Ora iniziamo a capire come è fatto partendo da una bella accoppiata.  Combinando l’efficienza dei motori Diesel con la potenza aggiunta di un turbocompressore, questo tipo di motore è ampiamente utilizzato in veicoli di tutti i tipi, dai piccoli veicoli passeggeri ai grandi camion commerciali.

I motori turbodiesel offrono una serie di vantaggi, tra cui una maggiore efficienza nei consumi e una coppia elevata a bassi regimi di rotazione. Questo articolo esplorerà il funzionamento dettagliato di un motore turbodiesel automobilistico, coprendo ogni aspetto dai principi di base alla manutenzione.

Nella foto sotto un motore turbo-diesel Cummins

 

 

Il principio di funzionamento del motore Diesel

Il motore diesel, sviluppato da Rudolf Diesel alla fine del XIX secolo, opera secondo il principio della combustione interna. Diversamente dai motori a benzina, che utilizzano una scintilla per accendere la miscela aria-carburante, il motore diesel sfrutta la compressione elevata dell’aria per generare calore sufficiente a innescare l’accensione del carburante. Questo avviene in quattro fasi distinte: aspirazione, compressione, combustione e scarico.

Durante la fase di aspirazione, il pistone si muove verso il basso all’interno del cilindro, creando una depressione che fa entrare l’aria attraverso la valvola di aspirazione. Una volta che il pistone raggiunge il punto morto inferiore, la valvola di aspirazione si chiude e il pistone inizia a risalire, comprimendo l’aria intrappolata nel cilindro. Nei motori diesel, il rapporto di compressione è molto più alto rispetto ai motori a benzina, tipicamente intorno a 15:1 ed anche fino a oltre 20:1, il che aumenta la temperatura dell’aria fino a livelli sufficienti per l’autoaccensione del carburante.

Quando il pistone raggiunge il punto morto superiore, il carburante diesel viene iniettato direttamente nel cilindro ad alta pressione. L’iniezione è temporizzata con precisione per avvenire in un momento specifico, poco prima che il pistone raggiunga la cima della sua corsa. Il calore generato dalla compressione accende immediatamente il carburante, causando un’esplosione che spinge il pistone verso il basso, producendo lavoro meccanico. Dopo che il pistone ha raggiunto il punto morto inferiore, la valvola di scarico si apre e il pistone risale di nuovo, espellendo i gas di scarico attraverso il sistema di scarico. Questo conclude il ciclo di quattro tempi, che poi si ripete per produrre un movimento continuo e fluido del motore.

Introduzione del turbocompressore nei motori Diesel

Il turbocompressore è un componente chiave che distingue i motori turbodiesel dai motori diesel convenzionali. Esso utilizza i gas di scarico del motore per azionare una turbina che comprime l’aria in entrata, aumentando la quantità di ossigeno disponibile per la combustione. Questo miglioramento permette di bruciare più carburante e produrre più potenza senza aumentare significativamente la dimensione del motore.

Il turbocompressore è costituito da due principali sezioni: la turbina e il compressore. I gas di scarico passano attraverso la turbina, facendola girare. La turbina è collegata tramite un albero al compressore, che aspira aria dall’esterno e la comprime prima di inviarla nei cilindri del motore. Questo processo aumenta la pressione dell’aria in ingresso, migliorando l’efficienza della combustione e permettendo al motore di produrre più potenza. La presenza del turbocompressore consente anche di utilizzare motori più piccoli e leggeri senza sacrificare le prestazioni, rendendo i veicoli più efficienti dal punto di vista dei consumi e delle emissioni.

Funzionamento del turbocompressore

Il funzionamento del turbocompressore si basa sul principio della conversione dell’energia dei gas di scarico in energia meccanica. Quando i gas di scarico ad alta temperatura e pressione escono dai cilindri, vengono indirizzati verso la turbina del turbocompressore. La pressione e il flusso dei gas fanno girare la turbina a velocità molto elevate, spesso superiori a 100.000 giri al minuto. L’energia meccanica generata dalla turbina viene trasferita attraverso un albero al compressore, situato sul lato opposto del turbocompressore.

Il compressore, a sua volta, aspira aria dall’esterno e la comprime prima di inviarla nei cilindri del motore. La compressione dell’aria aumenta la densità dell’ossigeno disponibile per la combustione, permettendo una combustione più efficiente del carburante. Questo processo non solo migliora la potenza del motore, ma riduce anche le emissioni di particolato e di ossidi di azoto (NOx) grazie a una combustione più completa e pulita.

L’importanza dell’intercooler nei motori turbodiesel

L’intercooler è un componente fondamentale nei motori turbodiesel, progettato per raffreddare l’aria compressa dal turbocompressore prima che entri nei cilindri del motore. Il processo di compressione dell’aria nel turbocompressore aumenta significativamente la temperatura dell’aria stessa, riducendone la densità e, di conseguenza, la quantità di ossigeno disponibile per la combustione. Raffreddando l’aria compressa, l’intercooler aumenta la densità dell’aria, permettendo una combustione più efficiente e migliorando le prestazioni del motore.

L’intercooler funziona come uno scambiatore di calore, simile a un radiatore. È montato tra il turbocompressore e il collettore di aspirazione del motore. L’aria calda e compressa proveniente dal turbocompressore passa attraverso l’intercooler, dove viene raffreddata da un flusso d’aria esterna che attraversa le alette dell’intercooler. Questo flusso d’aria esterna può essere generato dal movimento del veicolo o da una ventola dedicata. Esistono due tipi principali di intercooler: aria-aria e aria-acqua. Negli intercooler aria-aria, il raffreddamento avviene direttamente tramite l’aria esterna. Negli intercooler aria-acqua, l’aria compressa viene raffreddata da un circuito di acqua refrigerata che circola attraverso l’intercooler, con l’acqua stessa poi raffreddata da un radiatore separato o dallo stesso radiatore di raffreddamento del motore.

Un’aria più fresca e densa migliora l’efficienza volumetrica del motore, consentendo una combustione più completa del carburante e quindi una maggiore potenza e un migliore rendimento del carburante. L’intercooler è essenziale per ottimizzare le prestazioni dei motori turbodiesel, migliorando l’efficienza della combustione e aumentando la potenza del motore, mentre contribuisce anche alla riduzione delle emissioni e alla longevità del motore stesso.

 

Vantaggi del motore Turbodiesel

I motori turbodiesel offrono numerosi vantaggi rispetto ai loro omologhi a benzina e diesel aspirati. Innanzitutto, sono più efficienti nei consumi grazie alla combustione più completa del carburante. Questo si traduce in un minor consumo di carburante per chilometro percorso, rendendo i veicoli turbodiesel particolarmente adatti per lunghe distanze e per l’uso commerciale. Inoltre, producono una maggiore coppia a bassi regimi, il che li rende ideali per veicoli pesanti e per situazioni di guida che richiedono molta potenza a bassa velocità, come il traino o la guida in salita.

Il turbocompressore permette anche di ridurre le dimensioni del motore senza sacrificare la potenza, contribuendo a migliorare l’efficienza complessiva del veicolo. Questo è particolarmente importante in un contesto in cui la riduzione delle emissioni di Co2 e il miglioramento dell’efficienza dei carburanti sono obiettivi chiave per l’industria automobilistica. Inoltre, i motori turbodiesel tendono a durare più a lungo grazie alla loro costruzione robusta e alla natura meno esplosiva della combustione diesel rispetto a quella a benzina.

Sfide e manutenzione

Nonostante i vantaggi, i motori turbodiesel presentano anche alcune sfide. Il turbocompressore, ad esempio, opera a temperature e pressioni molto elevate, il che richiede materiali e costruzioni di alta qualità per evitare guasti. La manutenzione regolare è cruciale per garantire la longevità del motore. L’uso di oli di alta qualità e il rispetto degli intervalli di manutenzione sono essenziali per prevenire l’usura e i danni. Inoltre, il sistema di iniezione del carburante, che opera a pressioni estremamente elevate, deve essere mantenuto in perfette condizioni per garantire prestazioni ottimali e per prevenire problemi come l’intasamento degli iniettori.

Tecnologie avanzate nei motori turbodiesel

Negli ultimi anni, sono state introdotte diverse tecnologie avanzate per migliorare ulteriormente le prestazioni e l’efficienza dei motori turbodiesel. Tra queste, spiccano i sistemi di iniezione common rail, che consentono un controllo più preciso dell’iniezione del carburante, migliorando l’efficienza della combustione e riducendo le emissioni. I filtri antiparticolato (DPF) e i sistemi di riduzione catalitica selettiva (SCR) sono altre tecnologie che aiutano a ridurre le emissioni di particolato e di NOx, rispettivamente.

I sistemi di gestione elettronica del motore (ECU) sono diventati sempre più sofisticati, permettendo un controllo più preciso di vari parametri del motore, come la quantità di carburante iniettata, il timing dell’iniezione e la pressione del turbocompressore. Questi sistemi possono adattarsi alle condizioni di guida in tempo reale, ottimizzando le prestazioni e l’efficienza del motore.

L’efficienza dei motori turbodiesel si riflette anche in un minore impatto ambientale rispetto ai motori a benzina, specialmente in termini di emissioni di Co2 per chilometro percorso. Tuttavia, le emissioni di NOx e particolato rappresentano ancora una sfida significativa. Per affrontare queste problematiche, sono state introdotte normative sempre più severe, come gli standard Euro 6 in Europa, che impongono limiti rigorosi sulle emissioni di inquinanti.

I costruttori di motori turbodiesel hanno risposto a queste normative con l’introduzione di tecnologie avanzate come il ricircolo dei gas di scarico (EGR), i catalizzatori ossidanti e i sistemi di riduzione catalitica selettiva (SCR) che utilizzano l’urea per neutralizzare gli NOx (vedi anche come funziona il sistema AdBlue) . Queste tecnologie hanno permesso ai motori turbodiesel di continuare a essere competitivi in un mercato sempre più orientato verso la sostenibilità ambientale.

Evoluzione e futuro dei motori turbodiesel
L’evoluzione dei motori turbodiesel non si ferma qui. Con l’avvento dei veicoli ibridi e delle tecnologie di elettrificazione, i motori turbodiesel stanno trovando nuove applicazioni come parte di sistemi di propulsione ibridi. Questi sistemi combinano i vantaggi del motore diesel con quelli di un motore elettrico, offrendo una maggiore efficienza complessiva e riducendo ulteriormente le emissioni. La ricerca continua a esplorare nuovi materiali e tecnologie per migliorare ulteriormente l’efficienza e la durabilità dei motori turbodiesel. Tra le innovazioni future si potrebbero vedere l’uso di materiali più leggeri e resistenti al calore, l’integrazione di sistemi di recupero dell’energia e l’ulteriore sviluppo dei sistemi di gestione elettronica del motore.

Il motore turbodiesel rappresenta una fusione innovativa tra la robustezza e l’efficienza dei motori diesel e la potenza aggiunta di un turbocompressore. Questo tipo di motore è diventato una scelta popolare per molti veicoli grazie alla sua capacità di offrire elevate prestazioni e un consumo di carburante ridotto. Nonostante le sfide legate alla manutenzione e alla costruzione, i vantaggi complessivi dei motori turbodiesel li rendono una soluzione efficace e versatile per una vasta gamma di applicazioni automobilistiche, ancora di più nel trasporto su gomma.

Elaborazione elettronica e tuning dei motori turbodiesel

L’elaborazione elettronica ha rivoluzionato il funzionamento e le prestazioni dei motori turbodiesel, permettendo un controllo preciso e ottimale delle varie fasi operative del motore. Il cuore di questo sistema è l’unità di controllo elettronica (ECU), un avanzato computer che monitora e regola costantemente il funzionamento del motore. L’ECU riceve dati da numerosi sensori distribuiti nel motore e nel veicolo, inclusi sensori di pressione, temperatura, flusso d’aria e posizione del pedale dell’acceleratore. Utilizzando questi dati, l’ECU può ottimizzare la quantità di carburante iniettata nei cilindri, il timing dell’iniezione, la pressione del turbo e altri parametri operativi per massimizzare l’efficienza del motore e minimizzare le emissioni.

Questa capacità di regolazione in tempo reale permette ai motori turbodiesel di adattarsi rapidamente a diverse condizioni di guida, migliorando le prestazioni e l’economia di carburante. Ad esempio, l’ECU può aumentare la pressione del turbo durante l’accelerazione per fornire una maggiore potenza e ridurre la pressione durante la marcia costante per risparmiare carburante.

L’elettronica consente inoltre l’implementazione di sistemi avanzati come il controllo della trazione, il sistema start-stop e la rigenerazione del filtro antiparticolato (DPF). Il controllo della trazione utilizza i dati forniti dai sensori per prevenire lo slittamento delle ruote, migliorando la sicurezza e la stabilità del veicolo. Il sistema start-stop spegne automaticamente il motore quando il veicolo è fermo, riducendo il consumo di carburante e le emissioni in situazioni di traffico urbano. La rigenerazione del DPF è un processo in cui il filtro antiparticolato viene pulito bruciando le particelle di fuliggine accumulate, mantenendo l’efficienza del sistema di scarico e riducendo le emissioni di particolato.

Il tuning dei motori turbodiesel, un processo attraverso il quale si modificano i parametri per migliorare le prestazioni del motore, è diventato molto popolare tra gli appassionati di automobili. Il tuning può essere effettuato tramite rimappatura dell’ECU, che comporta la riscrittura del software dell’unità di controllo per modificare parametri come la pressione del turbo, il timing dell’iniezione e la quantità di carburante iniettata. Queste modifiche possono portare a un aumento significativo della potenza e della coppia del motore, migliorando le prestazioni complessive del veicolo. Ad esempio, una rimappatura può aumentare la pressione del turbo, permettendo al motore di aspirare più aria e quindi bruciare più carburante, producendo così più potenza.

 

 

E’ importante notare che il tuning deve essere effettuato con cautela e da professionisti qualificati ed è riservato a spazi privati o piste. Modifiche non corrette possono causare danni al motore e ridurre la sua longevità. Con l’avanzare della tecnologia, alcune aziende offrono moduli plug-and-play che si interfacciano con l’ECU e permettono di effettuare modifiche senza alterare permanentemente il software originale. Questi moduli aggiuntivi possono essere facilmente rimossi, ripristinando il motore alle sue impostazioni di fabbrica.

L’elaborazione elettronica e il tuning dei motori turbodiesel rappresentano un campo dinamico e in continua evoluzione che offre numerose opportunità per migliorare le prestazioni e l’efficienza dei veicoli. Altri dispositivi per il tuning elettronico sono:

 

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