Come funziona un condensatore

Un condensatore in elettronica è un componente che immagazzina energia sotto forma di campo elettrico tra due superfici conduttive (armature) separate da un materiale isolante chiamato dielettrico. Quando viene applicata una tensione tra i terminali del condensatore, gli elettroni si accumulano su una delle superfici, creando una carica positiva sulla superficie opposta. Questo accumulo di cariche opposte genera un campo elettrico nel dielettrico, permettendo al condensatore di immagazzinare energia.

 

La quantità di carica che un condensatore può immagazzinare per unità di tensione applicata è definita come capacità, misurata in farad (F). I condensatori sono usati in vari circuiti elettronici per scopi come il filtraggio di segnali, l’accoppiamento e disaccoppiamento di circuiti, la stabilizzazione di tensioni e l’immagazzinamento temporaneo di energia. A seconda del materiale del dielettrico e della costruzione, esistono diversi tipi di condensatori, come quelli ceramici, elettrolitici, a film e a mica, ciascuno con caratteristiche specifiche adatte a particolari applicazioni.

 

 

 

I condensatori si suddividono in componenti per montaggio THD e per montaggio SMD, i principali tipi sono:

  • ceramici
  • poliestere
  • diel – miel
  • tantalio
  • elettrolitici
  • carta

I principali dati di riferimento si riferiscono alla tensione massima di lavoro (in Volt), capacità (espressa in pF, nF, uF ovvero picofarad, nanofarad e microfarad) e temperatura di lavoro, generalmente 85°C e 105°C