Come funziona un Mosfet

Il MOSFET, acronimo di Metal-Oxide-Semiconductor Field-Effect Transistor, è un componente elettronico fondamentale utilizzato in una vasta gamma di applicazioni, dai circuiti integrati alla gestione dell’energia. Questo transistor, grazie alle sue caratteristiche di alta efficienza e velocità di commutazione, è diventato essenziale nella progettazione elettronica moderna. In questo articolo, esploreremo il funzionamento di un MOSFET, i suoi principali tipi e le sue applicazioni pratiche.
Il MOSFET è composto da tre terminali principali: il gate (G), il drain (D) e il source (S). La struttura di base di un MOSFET include: Substrato di silicio: La base su cui è costruito il MOSFET. Strato di ossido: Un sottile strato di ossido di silicio che isola elettricamente il gate dal substrato. Terminale gate: Un elettrodo metallico posto sopra lo strato di ossido. Terminali Drain e Source: Due regioni drogate (tipicamente di tipo N o P) poste ai lati del gate nel substrato.

Come funziona un Mosfet

Il funzionamento di un MOSFET si basa sul controllo della corrente tra il drain e il source attraverso la tensione applicata al gate. Esistono due principali tipi di MOSFET: MOSFET a canale N e MOSFET a canale P.

MOSFET a canale N

Modalità di soglia (Threshold Mode): Quando la tensione del gate (V_G) è inferiore alla tensione di soglia (V_th), il MOSFET è in modalità di interruzione e non conduce corrente tra il drain e il source. Modalità di conduzione (On State): Quando la tensione del gate supera la soglia (V_G > V_th), si forma un canale conduttivo di elettroni tra il drain e il source. Questo permette il flusso di corrente (I_D) attraverso il MOSFET. Modalità di saturazione: Aumentando ulteriormente la tensione del gate, il MOSFET entra in modalità di saturazione, dove la corrente tra drain e source è massimizzata e controllata dalla tensione tra drain e source (V_DS).

MOSFET a canale P

Il funzionamento di un MOSFET a canale P è simile, ma con polarità opposta:
Il MOSFET conduce quando il gate è a una tensione negativa rispetto al source. La corrente scorre dal source al drain, anziché dal drain al source come nel MOSFET a canale N.
I MOSFET offrono diversi vantaggi rispetto ad altri tipi di transistor, tra cui: Bassa resistenza di conduzione che minimizza le perdite di potenza. Velocità di commutazione elevata: Ideali per applicazioni che richiedono cambi rapidi tra stati di accensione e spegnimento (come ad esempio PWM, ponti H, inverter). Bassa corrente di gate: Grazie all’isolamento del gate, il MOSFET richiede pochissima corrente per attivarsi, migliorando l’efficienza energetica.
I MOSFET sono utilizzati in una vasta gamma di applicazioni: Alimentatori e convertitori di potenza: Per il controllo efficiente della corrente e della tensione. Circuiti di commutazione: Utilizzati in interruttori elettronici e circuiti digitali. Amplificatori: Per migliorare il segnale in circuiti audio e radiofrequenza. Microprocessori e circuiti integrati: Come componenti chiave nei chip di elaborazione e memoria. Il MOSFET è un semiconduttore a stato solido versatile e potente che ha rivoluzionato il mondo dell’elettronica. La sua capacità di controllare grandi quantità di corrente con una bassa tensione di gate e la sua alta velocità di commutazione lo rendono indispensabile in molte applicazioni moderne.

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