I codici EAN (European Article Number) sono una serie di codici a barre utilizzati a livello internazionale per identificare in modo univoco i prodotti nei sistemi di vendita al dettaglio, nei magazzini e nei processi logistici. Si tratta di un sistema di codifica numerica che permette di rendere il processo di gestione e distribuzione dei prodotti più efficiente, riducendo gli errori e velocizzando le operazioni. In questo articolo, esploreremo come funzionano i codici EAN, come vengono generati e a cosa servono.
Cosa sono i codici EAN?
Il codice EAN è un tipo di codice a barre che viene utilizzato per identificare univocamente i prodotti. Esistono diverse versioni di codici EAN, tra cui EAN-8, EAN-13 e, più recentemente, i codici EAN-128, utilizzati per applicazioni più specifiche, come la gestione di merci in movimento. Il più comune tra questi è l’EAN-13, che consiste in un codice a barre a 13 cifre.
Ogni cifra di un codice EAN ha un significato specifico, e il sistema è progettato per essere universale, il che significa che i codici possono essere letti e riconosciuti da qualsiasi scanner di codici a barre in tutto il mondo. L’EAN è parte di un sistema di codifica globale, che include anche altri standard come il UPC (Universal Product Code) utilizzato principalmente negli Stati Uniti.
Come vengono generati i codici EAN?
La creazione di un codice EAN avviene seguendo un sistema molto preciso, dove ogni parte del codice ha un significato specifico. La struttura di un codice EAN-13 è suddivisa in varie sezioni:
Prefisso del Paese (3 cifre): Le prime tre cifre del codice EAN-13 rappresentano il prefisso del paese, che identifica la regione geografica di origine del prodotto. Questo codice è attribuito dall’organismo GS1, che gestisce gli standard globali per i codici a barre. Ad esempio, il prefisso “800” è utilizzato per l’Italia, mentre “001” è utilizzato negli Stati Uniti.
Codice del produttore (4-5 cifre): La parte successiva del codice EAN è destinata a identificare il produttore del prodotto. Ogni azienda che desidera utilizzare il sistema EAN deve registrarsi con GS1 e ottenere un identificativo univoco per la sua attività. Questo numero può variare in lunghezza da 4 a 5 cifre, a seconda delle necessità del produttore.
Codice del prodotto (4-3 cifre): Questo segmento è dedicato a identificare il prodotto specifico all’interno della gamma prodotta dal fabbricante. La lunghezza di questa parte varia, a seconda del numero di cifre disponibili nel codice del produttore. Se il codice del produttore è lungo 4 cifre, il codice del prodotto avrà 5 cifre; se il codice del produttore è lungo 5 cifre, il codice del prodotto avrà 4 cifre.
Cifra di controllo (1 cifra): L’ultima cifra del codice EAN-13 è una cifra di controllo, che viene calcolata tramite un algoritmo matematico specifico (algoritmo di Luhn). Questa cifra serve a garantire che il codice sia valido e che non ci siano errori di trascrizione. Se il codice viene inserito in modo errato, l’algoritmo di controllo permetterà di individuarlo.
Una volta generato, il codice viene associato al prodotto e stampato sulla confezione, dove può essere facilmente letto tramite scanner di codici a barre. Il processo di generazione è standardizzato per evitare conflitti e duplicazioni tra i vari codici. (Un esempio di codici EAN ochiali su https://www.occhiali.blog/occhiali-codici-eangtin/)
A cosa servono i codici EAN?
I codici EAN hanno molteplici utilizzi, sia nel contesto del commercio al dettaglio che in quello della logistica. Ecco alcune delle principali applicazioni di questi codici:
Identificazione del prodotto: Il principale scopo del codice EAN è identificare in modo univoco un prodotto. Ogni codice EAN rappresenta un singolo prodotto, il che permette ai commercianti e ai distributori di tracciare facilmente l’inventario e le vendite. Questo è fondamentale per evitare errori nella gestione del magazzino e per ottimizzare i processi di acquisto e distribuzione.
Automazione delle operazioni di vendita: I codici EAN vengono utilizzati nei punti vendita (come supermercati e negozi al dettaglio) per velocizzare il processo di checkout. Gli scanner leggono il codice a barre stampato su ogni prodotto e automaticamente associano il codice al prezzo e alle informazioni del prodotto nel sistema di cassa, velocizzando le transazioni e riducendo gli errori manuali.
Tracciamento e gestione delle merci: In ambito logistico, i codici EAN sono utilizzati per tracciare i prodotti durante il loro spostamento dalla fabbrica ai centri di distribuzione e dai magazzini ai punti vendita. Questo permette una gestione più efficiente delle scorte e una riduzione dei costi legati alla perdita o danneggiamento delle merci.
Controllo della qualità e della sicurezza: L’uso dei codici EAN consente anche di monitorare la qualità dei prodotti. Ad esempio, nel caso di un richiamo di un prodotto difettoso, i codici EAN permettono di identificare rapidamente quali lotti o singoli prodotti sono stati venduti, facilitando il processo di recupero del prodotto difettoso.
Internazionalizzazione: Poiché i codici EAN sono standardizzati e universalmente riconosciuti, permettono alle aziende di vendere i propri prodotti in tutto il mondo senza dover gestire codici differenti per ogni mercato nazionale. Ciò semplifica le operazioni internazionali e aumenta l’efficienza nella distribuzione globale.
I codici EAN sono uno strumento essenziale per la gestione dei prodotti in vari settori, dal commercio al dettaglio alla logistica, fino alla gestione della qualità e sicurezza. La loro generazione segue un processo standardizzato che assicura che ogni codice sia unico e possa essere facilmente associato a un prodotto specifico. Grazie alla loro capacità di velocizzare le operazioni e ridurre gli errori, i codici EAN sono fondamentali per un’operatività commerciale efficiente e moderna, sia nel commercio fisico che nel commercio elettronico.
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