Un carico resistivo fittizio è un dispositivo che utilizza resistenze per assorbire e dissipare energia elettrica sotto forma di calore. Questo tipo di carico è fondamentale in vari settori, in quanto permette di testare e valutare le prestazioni di una vasta gamma di apparecchiature elettroniche ed elettriche. Il principio di funzionamento di un carico resistivo è piuttosto semplice: una corrente elettrica scorre attraverso una resistenza, generando calore in base alla legge di Ohm (V=IR) e alla legge di Joule (P=VI), dove V è la tensione applicata, I è la corrente e R è la resistenza. La potenza dissipata come calore è proporzionale al quadrato della corrente e alla resistenza stessa, rendendo il carico resistivo uno strumento preciso per simulare condizioni operative reali.
Nel contesto degli alimentatori lineari, un carico resistivo fittizio è utilizzato per valutare l’efficienza e la capacità di questi dispositivi di mantenere una tensione stabile sotto vari livelli di carico. Gli alimentatori lineari devono erogare una tensione costante anche quando la corrente richiesta dal carico varia. Utilizzando un carico resistivo variabile, gli ingegneri possono simulare diverse condizioni operative e verificare la risposta dell’alimentatore, misurando eventuali variazioni di tensione e analizzando la stabilità del sistema.
Questo tipo di test è cruciale per garantire che gli alimentatori lineari funzionino correttamente in applicazioni critiche dove una tensione stabile è essenziale. Il test è utile anche per vedere la capacità di dissipazione termica dell’apparecchiatura da controllare, verificare il corretto funzionamento di termostati e ventole di raffreddamento ecc.
Per quanto riguarda gli alimentatori switching, un carico resistivo viene impiegato per testare l’efficienza di conversione e la capacità di gestire correnti elevate. Gli alimentatori switching operano ad alte frequenze e sono progettati per essere più efficienti rispetto agli alimentatori lineari. Tuttavia, l’efficienza e le prestazioni devono essere validate sotto carichi reali. Utilizzando un carico resistivo fittizio, gli ingegneri possono simulare le condizioni di carico tipiche, valutare le perdite di commutazione e il riscaldamento, e verificare la capacità dell’alimentatore di fornire una potenza costante e affidabile.
Nei test degli amplificatori audio, i carichi resistivi sono indispensabili per verificare le prestazioni di uscita. Gli amplificatori audio devono erogare segnali puliti e privi di distorsione ai diffusori. I carichi resistivi permettono di simulare i diffusori stessi, permettendo agli ingegneri di misurare la risposta in frequenza, la distorsione armonica e altre caratteristiche cruciali, assicurando che l’amplificatore fornisca un suono di alta qualità anche a volumi elevati.
Alcune applicazioni di test dei carichi fittizi resistivi
- test alimentatori lineari
- test alimentatori switching
- test circuiti step-up
- test amplificatori BF a valvole
- test amplificatori BF a transistor
- test amplificatori BF a IGBT
- test amplificatori BF a Mosfet/Hexfet
- test amplificatori BF in classe D
- test ponti ad H per motori